Trento è la città più sostenibile e virtuosa d’Italia, parola dell’ultima edizione dello Smart City Index di EY, la classifica sullo sviluppo infrastrutturale dei 109 capoluoghi di provincia italiana, quest’anno incentrato sulla sostenibilità urbana. Seconda e terza posizione per Torino e Bologna. Crotone è ultima.
Pubblicata la quinta edizione di “Smart City Index “di EY, la classifica sulla sviluppo e la qualità delle reti infrastrutturale delle città italiane che, a sorpresa, vede Milano cedere lo scettro da sempre indossato a Trento, giudicato il capoluogo più sostenibile e virtuoso del Paese. Invariata la situazione sul podio, con Torino e Bologna che si riconfermano al secondo e al terzo posto.
Nell’edizione 2020, chiave di lettura degli indicatori considerati non è stato tanto il concetto di “Intelligenza”, inteso come capacità di innovare e focus delle precedenti edizione, bensì il concetto di sostenibilità urbana. Così, oggetto di indagine dell’ultimo Smart City Index è stato il grado di intelligenza delle infrastrutture cittadine declinato in componenti quali il trasporto, l’energia e l’ambiente (acqua, verde, rifiuti). Nello specifico, il tema sostenibilità è stato valutato prendendo in considerazione indicatori come: la qualità dei trasporti pubblici, la gestione del bisogno energetico e la tutela dell’ambiente, tramite elementi come il rifornimento di acqua, il verde presente nelle aree cittadine e lo smaltimento dei rifiuti.
- La classifica
Primo posto in classifica per la città di Trento, considerata la più sostenibile e virtuosa d’Italia. A seguire, il secondo posto della città di Torino e il terzo della città di Bologna. Mantova, quarta in classifica, è la città più sostenibile tra quelle con una popolazione inferiore agli 80mila abitanti. Milano scivola al quinto posto. Chiudono la top ten, le città di Bolzano, Brescia, Bergamo, Pordenone e Ferrara. Nella top 20 rientrano Modena, Parma, Udine, Reggio Emilia, Padova, Treviso e Monza. Firenze è ventesima, mentre, Roma è al 78esimo posto dopo Napoli (62). Chiudono la classifica, L’Aquila (107), Catania (108) e Crotone (109).
La sensibilità dimostrata dalle principali città italiane rispetto al tema sostenibilità urbana, negli ultimi anni, sembra essere cresciuta in modo esponenziale. Lo conferma l’innalzamento di alcuni indicatori, soprattutto nelle città metropolitane di Milano, Torino e Bologna e più in generale del Nord. Tante, ad esempio, le iniziative cittadine a favore della mobilità sostenibile: si pensi alle auto elettriche ed ibride – aumentate del 259% rispetto al 2016 – o al potenziamento del car sharing che nell’ultimo hanno ha potuto contare su 3mila auto in più. Aumentato anche l’utilizzo della bicicletta e dei mezzi pubblici che, ampliando la loro rete di trasporto, nella sola città di Milano sono riusciti a sottrarre al traffico cittadino 100mila auto, generando risultati concreti rispetto al contenimento dei tassi di inquinamento atmosferico.
- Divario Nord-Sud
Scorrendo tra le posizioni dello Smart City Index si noterà che le ultime posizioni sono tutte occupate da città del Sud Italia, ad eccezione di Lecce e Bari che si classificano tra le prime 50. Lo storico divario tra Nord e Sud si ripropone così anche rispetto al tema della sostenibilità urbana: la quasi totalità delle città meridionali sembra non essere ancora riuscita a mettere in piedi pratiche virtuose per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Addirittura, le città di Messina, Catania e Reggio Calabria hanno visto un aumento dei veicoli in strada.