Al via le richieste di finanziamento per progetti di rigenerazione urbana: ai Comuni, nuove risorse per la riduzione di marginalizzazione e degrado sociale. Pubblicate, sul sito del Ministero degli Interni, le modalità di presentazione delle istanze. C’è tempo fino al 4 giugno.
Pubblicato il Decreto del Ministero dell’Interno del 2 Aprile, che contiene il modello per la presentazione della domanda dei contributi in progetti di rigenerazione urbana – previsti dalla legge di bilancio 2020 – volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale dei Comuni al di sopra dei 15.000 abitanti.
La Manovra prevede uno stanziamento complessivo di ben 8,5 miliardi da spendere tra il 2021 e il 2034. Di questi, 150 milioni sono destinati al 2021 e 250 milioni al 2022. La dotazione sale a 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e a 700 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.
Il Decreto del 2 aprile sulle modalità di presentazione delle domande di contributo, fa seguito alla pubblicazione del DPCM del 6 marzo che contiene i criteri per l’assegnazione dei contributi.
Le disposizioni pubblicate in Gazzetta verranno applicate in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e, salva l’emanazione di un decreto successivo entro il 31 marzo dell’anno precedente il periodo di riferimento, anche per i trienni successivi al 2023 e per l’ultimo biennio 2033-2034.
Chi può richiedere i contributi
I contributi possono essere richiesti sia dai Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti (ma che non sono capoluogo di provincia), sia dai Comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Ciascun Comune può fare richiesta per uno o più interventi, nel limite massimo di:
- 5 milioni di euro per i Comuni con popolazione tra i 15mila e i 49.999 abitanti;
- 10 milioni di euro per i Comuni con popolazione da 50mila a 100mila abitanti;
- 20 milioni per i Comuni con oltre 100mila abitanti e per quelli capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Interventi finanziabili
I contributi sono concessi per interventi di:
- Manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, inclusa la demolizione di opere abusive;
- Miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
- Mobilità sostenibile.
Una volta assegnati i contributi, per non perderli i Comuni dovranno assegnare i lavori entro:
- 15 mesi per le opere il cui costo è compreso tra 750.001 euro e 2,5 milioni di euro;
- 20 mesi per le opere il cui costo è superiore a 2,5 milioni di euro.
Come presentare domanda
Per presentare la domanda gli enti interessati dovranno utilizzare la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP), utilizzando il modello di istanza previsto dal decreto ministeriale del 2 aprile.
I termini per la presentazione delle domande scadono alle ore 23.59 del 4 giugno 2021.
In caso di errori, le amministrazioni comunali possono rettificare i dati già trasmessi, inviando semplicemente una nuova domanda di contributo.