La Cabina di Regia sul PNRR ha trasmesso alle Camere il report sullo stato di attuazione del Piano Nazionale. L’Italia compie il primo passo per ottenere da Bruxelles i 24,1 miliardi di contributo finanziario previsti per il 2021.
Strumento di punta del Next Generation EU Programme, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) comprende numerose misure orientate alla risoluzione dei danni socioeconomici provocati dalla pandemia, al superamento delle debolezze strutturali dell’economia italiana e alla transizione ecologica del Paese. Nella prima Relazione al Parlamento, il Governo deve dar conto dell’utilizzo delle risorse europee e dei risultati raggiunti, nonché esporre eventuali misure necessarie ad un più rapido avanzamento dei progetti.
Obiettivi e finanziamenti
L’Italia ha rispettato l’impegno preso per l’anno che sta per concludersi, vale a dire conseguire i primi 51 obiettivi e traguardi previsti dal Piano, nell’ottica della rendicontazione da presentare alla Commissione Europea.
Al PNRR sono legati interventi di varia natura, dal superamento dei divari territoriali alla parità di genere, dal lavoro alla salute, dalla giustizia alla mobilità sostenibile.
Considerando anche la quota di prefinanziamento già ricevuta, pari al 13% del totale, all’Italia spettano complessivamente 24,1 miliardi di euro come prima rata, di cui 11,5 miliardi sotto forma di contributo finanziario e 12,6 miliardi sotto forma di prestito.
L’erogazione della prima rata sarà quindi subordinata all’esito positivo della verifica sul raggiungimento dei 51 obiettivi del 2021.
Facciamo il punto
Gli interventi messi in atto dall’Italia nei primi mesi dall’entrata in vigore del PNRR possono essere suddivisi per settore e schematizzati come segue:
Disuguaglianze e fragilità
- Legge quadro sulla disabilità;
- Misure sulle zone economiche speciali;
- Fondo per l’imprenditoria femminile;
- Piano operativo per il sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani.
Lavoro
- Programma nazionale Garanzia di occupabilità dei lavoratori;
- Piano nazionale Nuove Competenze.
Salute
- Piano di riorganizzazione delle strutture sanitarie per l’emergenza pandemica, con l’incremento del numero di posti letto di terapia intensiva e semi intensiva.
Giustizia
- Leggi delega in materia di riforma del processo civile e del processo penale;
- Riforma in materia di crisi d’impresa;
- Potenziamento delle piante organiche.
Ambiente e mobilità sostenibile
- Autobus elettrici;
- Servizi idrici integrati;
- Ciclo dei rifiuti;
- Gas rinnovabile;
- Prevenzione del dissesto idrogeologico;
- Rafforzamento di ecobonus e Sismabonus per l’efficientamento degli edifici.
Università, ricerca e innovazione
- Riforme del sistema di istruzione terziaria;
- Impulso alla ricerca applicata;
- Alloggi per studenti universitari;
- Aumento di importo e beneficiari delle borse di studio.
Mondo produttivo
- Piano Transizione 4.0;
- Bandi per progetti di interesse europeo su microelettronica, idrogeno e cloud;
- Competitività delle imprese turistiche;
- Sostegno all’internazionalizzazione, sportello unico doganale.
Bilancio pubblico, controllo della spesa e amministrazione finanziaria
- Rafforzamento del ruolo del MEF nel processo di spending review;
- Semplificazione e revisione delle procedure per gli appalti; contrasto all’evasione fiscale.
Rafforzamento della macchina amministrativa finalizzata ad una buona gestione del PNRR.
In relazione alle scadenze successive al 2021, sono allegate alla Relazione anche le schede di sintesi delle attività portate avanti dai singoli ministeri, in modo da avere un quadro chiaro di tutte le azioni intraprese all’interno del Paese, siano esse concluse o meno.
Fonte: Italia Domani