La Commissione europea ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In arrivo già entro l’estate, 25 miliardi di euro. Al Mezzogiorno, circa 82 miliardi, il 40% delle risorse.
La presidente Ursula von del Leyen ha annunciato l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da parte della Commissione europea. Il testo presentato dal governo italiano ha superato l’esame di merito con giudizi molto positivi. Per il via libera definitivo, manca ormai solo il passaggio formale di fronte all’Ecofin (composto dai ministri delle Finanze degli Stati membri).
Questo consentirà all’Italia di ricevere probabilmente entro l’estate circa 25 miliardi di euro, un primo anticipo dei 190 miliardi di investimenti europei previsti dal Piano, da utilizzare per avviare l’attuazione del PNRR con l’aggiunta di investimenti anticipati che l’Europa andrà poi progressivamente a restituire.
Circa 82 miliardi, il 40% delle risorse del PNRR, sono riservati al Mezzogiorno. È una cifra indicativa, che potrà crescere – ma non diminuire – se le regioni meridionali dimostreranno la capacità di intercettare una quota maggiore di quella a loro riservata all’interno dei singoli investimenti.
Le previsioni sull’impatto macroeconomico del Piano al Sud dimostrano l’eccezionalità dell’intervento:
- +24% crescita
- il PIL del Mezzogiorno inciderà nel 2026 per il 23,4% su quello nazionale (+1,4% rispetto al 2019), quindi le regioni meridionali potranno realmente fare da traino alla ripresa dell’Italia
- +5,5% dell’occupazione femminile
- +4,9% dell’occupazione giovanile.
Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha avviato la campagna di comunicazione intitolata “Riaccendiamo il Sud” per spiegare come il PNRR potrà intervenire sul tessuto sociale e produttivo delle regioni meridionali. 10 i temi scelti: diritti; mare, infrastrutture e collegamenti; Italia interna; salute; lavoro; donne e giovani; acqua; energia verde ed economia circolare; connessione; semplicità.
Fonte: Ministro per il Sud e la Coesione territoriale