3 Febbraio 2020

Imprese in rosa: welfare privato e istruzione i settori di punta, un’azienda su tre è guidata da una donna

Un milione e 340 mila imprese, 3 milioni di occupati e Istruzione e welfare privato come settori di punta dell’imprenditoria femminile in Italia. Questo il quadro emergente dall’analisi condotta dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e Infocamere

Il numero di imprese in rosa cresce. Motore trainante dell’imprenditoria femminile in Italia sono il welfare privato e l’istruzione. È questo lo scenario tratteggiato da Unioncamere e Infocamere, nell’analisi dell’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile. La maggior parte delle imprese guidate da donne – pari a un milione e 340 mila – opera nel mondo dell’istruzione e del welfare privato, fornendo a famiglie e lavoratrici, preziosi servizi per la conciliazione tra tempi di lavoro e vita privata e familiare.  Ben rappresentati nel mondo delle imprese in rosa, sono anche la sanità e l’assistenza sociale. In questi ambiti, infatti, un’impresa su tre è gestita da donne, con tassi di femminilizzazione che superano di gran lunga la media(22%)

La tendenza trova conferma anche nel lavoro dipendente. Nel settore dei servizi alla persona, ad esempio, il 30% delle richieste di lavoro è indirizzato al personale femminile. A richiedere con particolare rilevanza  dipendenti donne, anche le imprese operanti nei servizi di alloggio, ristorazione e turistici (28% di richieste) e nel commercio (26%).

 

 

A far registrare il più alto tasso di femminilizzazione, è il campo sanitario e del’assistenza sociale dove, le 17 mila imprese oggi esistenti rappresentano quasi il 38% del totale, con un incremento di oltre 2.400 imprese rispetto a cinque anni fa e una forte specializzazione nella cura e nell’assistenza all’infanzia. Consistente anche la quantità di imprese femminili operanti nell’ambito dell’istruzione che con 9.577 unità, rappresenta oltre il 30% del totale, con un aumento di circa 1.500 unità rispetto a settembre 2014.

Da segnalare, inoltre, che tra le aziende attive nel campo sanitario e dell’assistenza sociale, le imprese che offrono servizi per la cura e l’assistenza all’infanzia sono protagoniste di un importante incremento. Cresce, in particolare, il numero di asili nido e di servizi di baby-sitting e assistenza diurna per minori disabili. Ad essere specializzate in questo tipo di attività, ben 3.400 imprese femminili, quasi l’82% di quelle registrate nel settore (4.170). Il fenomeno è in crescita: rispetto a 5 anni fa, si registra un aumento di circa 200 unità.

 

Regione leader per numero di imprese femminili è il Molise in cui, su un totale di 35 mila aziende, 9.800 risultano guidate da donne, con un tasso di femminilizzazione pari al 27.69%. Agli estremi opposti della classifica, il Trentino  Alto-Adige e la Lombardia.Qui, il tasso di femminilizzazione nelle imprese è pari rispettivamente al 17,95% e al 18,74%.