1 under 35 su 10 si sposta dal Sud al Nord per aprire una nuova impresa. È quanto emerge dall’analisi sull’imprenditoria giovanile in Italia realizzata da Unioncamere: per i giovani imprenditori è fuga dal Mezzogiorno.
Si attesta a 575mila la quota di imprese under 35 in Italia. Numero potenzialmente in crescita vista l’intraprendenza dei giovani imprenditori del Paese che, tuttavia, sono costretti a fare i conti con numerosi ostacoli di diversa natura, soprattutto nelle prime fasi dell’attività. Lo scenario imprenditoriale italiano, infatti, mostra che 1 giovane impresa su 3 chiude nei primi cinque anni di vita e di queste circa la metà non supera il biennio. Tra il 2011 e il 2018, sono ben 122mila le giovani imprese che hanno chiuso i battenti. C’è da dire, tuttavia, che gli under 35 che riescono ad affrontare e superare i primi anni di attività, risultano più resistenti rispetto agli altri imprenditori. È questa la panoramica tracciata da Unioncamere sulle imprese giovanili in Italia. A colpire, la crescente percentuale di giovani under 35 che decidono di lasciare il Mezzogiorno, alla ricerca di condizioni migliori per mettersi in proprio. Secondo quanto osservato, sono ben 41 mila i giovani imprenditori made in Sud che hanno fuggiti dalla propria regione per avviare una nuova impresa al Centro e/o al Nord Italia. La media è di 1 under 35 su 10.
Si spostano, soprattutto, i giovani provenienti da Molise(22,8%), Calabria (21,6%) e Basilicata (19,7%).
A beneficiare del nuovo “esodo”, prime tra tutte la Lombardia (26%) e il Lazio (22%), in cima alla lista delle mete preferite dai giovani imprenditori nati nel Meridione. È proprio la Lombardia, la prima destinazione degli imprenditori under 35 calabresi (6,7%).