Nonostante la debolezza del settore industriale, l’economia italiana ha presentato segnali di ripresa con disparità tra Nord, Centro e Mezzogiorno. Il Sud ha registrato una crescita nel mercato del lavoro e delle costruzioni e si è distinto per la capacità di attrarre startup e PMI innovative.
Secondo l’EY Italian Macroeconomic Bulletin, a luglio 2024, l’indice della produzione industriale risultava inferiore di circa 6 punti percentuali rispetto ai valori pre-pandemici.
Nonostante gli alti tassi di interesse, la debolezza dell’industria e il rallentamento dei consumi, è cresciuto il numero di occupati e l’inflazione è rimasta contenuta.
Analisi regionale
Nel 2022 rispetto al 2019, Nord e Mezzogiorno hanno registrato livelli superiori di PIL (rispettivamente 3,6% e 2,6%) mentre il Centro ha riportato una lieve crescita (0,3%). Nonostante ciò, l’economia delle regioni ha presentato delle notevoli differenze, infatti, a Nord l’industria ha rappresentato circa il 23% del valore aggiunto mentre al Sud solo il 12%.
A registrare la maggiore crescita è stato il settore delle costruzioni con una media italiana del 25%, del 28% nel Mezzogiorno e del 21% al Centro.
Per quanto riguarda il settore dell’industria, hanno registrato percentuali inferiori il Centro e il Mezzogiorno (rispettivamente 1,5% e 2,1%).
Il settore dei servizi ha presentato una crescita del 3,3% a Nord e del 2,1% nel Mezzogiorno, mentre al Centro si è registrata una contrazione dello 0,2%.
Nel Mezzogiorno, tra il 2019 e il primo trimestre del 2024, è cresciuto anche il numero delle esportazioni rispetto alle altre regioni del Centro e del Nord. Solo la Campania ha registrato una crescita del 74%.
Nonostante l’alto tasso di disoccupazione (quasi il doppio rispetto alla media italiana), il Mezzogiorno ha registrato circa il 6% degli occupati in più rispetto al 2019 a differenza del Nord (2%) e del Centro (4%).
Nel 2023, le start-up e PMI innovative del Mezzogiorno erano circa il 28% del totale nazionale. Questo dato, seppur inferiore al Nord che presentava circa il 50% delle imprese, indica la possibilità di crescita continua e innovazione.
Per approfondimenti: EY Italian Macroeconomic Bulletin