In Italia, le imprese diventano sempre più robotizzate: a fare utilizzo di robot, il 19% del manifatturiero italiano, con un +3 rispetto alla Germania e un +1 rispetto alla media UE. Buone, anche, le performance nella produzione e nel commercio: nel 2019, si contano un + 42% di robot made in Italy e un totale di 11 mila addetti.
L’industria manifatturiera italiana apre le porte alla robotica. A rivelarlo, i dati Eurostat sulla digital economy: il 19% delle imprese di casa nostra (con 10 o più addetti) utilizza robot. Il dato supera di 3 punti la percentuale di impiego delle imprese tedesche e di un punto la media UE. Numeri che sorprendono se si pensa che, il settore manifatturiero tedesco presenta dimensione doppie a quello italiano con un totale di 93 addetti contro 45.
I più diffusi, i robot industriali, impiegati dal 16% delle imprese italiane e dal 14% di quelle tedesche. Minore l’utilizzo di robot di servizio, presenti nel 6% delle aziende nostrane e nel 4% da quelle distribuite in Germania. A far registrare l’incidenza più elevata, il settore dei metalli (29%) e la produzione di computer e apparecchiature elettroniche per il comparto petrolchimica e minerali non metalliferi (21%).
Risultati significativi anche rispetto all’offerta: sono ben 11.109 gli addetti che operano nelle 557 imprese specializzate nella fabbricazione di robot. Si tratta di numeri che, nel 2019, hanno fatto segnare un incremento del +5,2%. Un settore, quello della robotica, dalle performance entusiasmanti: nel’arco di cinque anni, sono stati impiegati 4.236 i nuovi operai(+62%). La dimensione media delle aziende del settore è di 19,9 dipendenti per impresa.
Ottime le performance fatte registrare dall’Italia nell’ambito degli scambi internazionali: nel 2019, l’esportazione di robot made in italy, è salita a 412 milioni di euro, per una crescita tendenziale del 24,2% nei primi sette mesi del 2019, con una maggiore accentuazione nei Paesi extra Ue (+39,8%) rispetto a quella registrata nell’area dell’Unione (+9,6%). Principale mercato di sbocco dei robot italiani sono gli Stati Uniti (15,8%), seguono: Belgio (12,3%) Germania (11,7%), Brasile (7,5%), Francia (6,6%), Cina (6,5%).